Proposta Research Südtirol/Alto Adige 2022 con l’Istituto di Teoria e Storia dell'architettura della Facoltà di Architettura dell'Università di Innsbruck

L’Alto Adige è stato profondamente segnato da diverse strategie di appropriazione del paesaggio. Centro del turismo alpino fin dalla sua comparsa nel XIX secolo, teatro del fronte alpino italo-austriaco durante la Prima Guerra Mondiale e di un massiccio sforzo di militarizzazione e nazionalizzazione durante il periodo fascista e la Guerra Fredda, oggi ambita meta turistica per la varietà dei suoi paesaggi naturali, culturali e produttivi, l’Alto Adige è un caso studio esemplare per indagare l’intreccio, persistente ma sottovalutato, di diversi discorsi e pratiche di appropriazione del paesaggio. Indagando le sottili logiche economiche, politiche e ideologiche che continuano a sostenere lo sfruttamento delle risorse naturali e l’occupazione di porzioni di paesaggio di questa regione di confine, il progetto promuove una sensibilizzazione verso le molteplici stratificazioni dei paesaggi fisici e culturali che abbiamo ereditato, nonché la loro riattivazione in vista degli obiettivi di sostenibilità fissati dal piano strategico provinciale nel 2021.
Il progetto si avvarrà di un approccio metodologico trasversale, prestando attenzione non solo alle tracce materiali fisicamente incorporate nel paesaggio, ma anche alle narrazioni e ai discorsi che hanno contribuito a plasmare i paesaggi nel loro singolare intreccio tra natura e cultura; di un approccio multiscalare, concentrandosi sia sui sistemi infrastrutturali sia su singoli edifici e strutture; di uno sguardo intertematico, mettendo a sistema le narrazioni legate ai processi di turisticizzazione, militarizzazione, nazionalizzazione e sfruttamento economico del paesaggio, solitamente studiati come trame a se stanti.
Applicato a tre casi-studio esemplari di zone sudtirolesi, tale approccio rivelerà simili narrazioni di nazionalizzazione del paesaggio, utilizzato sia come risorsa che come simbolo di nazionalità e modernizzazione, e permetterà di individuare il ruolo di istituzioni pubbliche e private nella costruzione di discorsi, immaginari e pratiche di appropriazione (ed espropriazione) del paesaggio.
L’Istituto di Storia dell’Architettura e Conservazione dei Monumenti della Facoltà di Architettura dell’Università di Innsbruck guiderà il progetto in partenariato con la Piattaforma Patrimonio Culturale e Produzione Culturale della Facoltà di Design e Arti della Libera Università di Bolzano. Attingendo a metodi, know-how e contatti dalle recenti esperienze di ricerca – in particolare "Strategie di appropriazione dell’Italia in Alto Adige e Trentino dopo la Prima Guerra Mondiale" (Innsbruck University) e "Scritto nel paesaggio. Luoghi, tracce e memorie della Prima Guerra Mondiale nelle Dolomiti di Sesto" (unibz) – l’Istituto e la Piattaforma promuoveranno l’impegno attivo e il coinvolgimento di associazioni, comunità e attori locali nelle attività di disseminazione, nell’ottica della co-produzione di un patrimonio condiviso e partecipato e con riferimento ai principi della Convenzione di Faro (2005).

 

Team del progetto

Klaus Tragbar (PI)

Waltraud Kofler Engl (co-I)

Elmar Kossel (Istituto di Architettura e conservazione dei monumenti della Facoltà di Architettura dell’Università di Innsbruck)

Petra Mayrhofer (Istituto di Architettura e conservazione dei monumenti della Facoltà di Architettura dell’Università di Innsbruck)

Gaia Piccarolo (Facoltà di Design e Arti, unibz)

Proposta di progetto per Research Südtirol/Alto Adige 2022 (non finanziato).