I giardini medicei: agricoltura e giardinaggio tra Quattrocento e Cinquecento
Abstract
Il gruppo dei giardini medicei appartenuti a membri della famiglia Medici e costruiti dal Quattrocento al Cinquecento costituiscono un 'corpus' omogeneo con caratteri fortemente identitari, tanto da rappresentare un tipo di giardino riconoscibile che si è diffuso in tutta Europa. Le prime realizzazioni nel Mugello nei castelli di Trebbio e Cafaggiolo, per certi aspetti con elementi arcaici, maturano poi nelle ville di Fiesole, Careggi e Poggio a Caiano. Nel Cinquecento l'idea del giardino trova compimento a Boboli, Castello, Petraia e l'ideale del giardino mediceo si conclude nel prodigio idraulico e tecnico di Pratolino. Dalla agricoltura al giardinaggio, dal bosco al giardino, l'idea di natura e di bellezza si sviluppa grazie al lavoro e all’arte di grandi artisti come Michelozzo, Tribolo, Buontalenti nell’articolata costruzione dei giardini composti da elementi ricorrenti ed organizzati in una armoniosa gerarchia, che unisce funzione ed ornamento e che può costituire ancora oggi un riferimento progettuale. Il gruppo di 14 giardini è stato riconosciuto patrimonio dell'umanità nel 2013 dall’UNESCO. Oggi l’associazione Firenze Greenway sta promuovendo due Greenways che collegano i giardini medicei a ovest e a nord di Firenze.
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